Processo produttivo del pellet

Dal legno di castagno al pellet di qualità

Il processo produttivo del pellet prevede che il legno di castagno sotto forma di tronchi e tondelli, dopo un periodo di adeguata stagionatura, venga dapprima scortecciato, ridotto in scaglie e quindi sottoposto alla fase di lavaggio in autoclavi con l’aggiunta di acqua calda per estrarre il tannino ed eliminare le sostanze solubili potenzialmente dannose per una combustione efficace e pulita.

Il processo di produzione del pellet è effettuato per estrusione del legno “detannizzato” mediante applicazione di una pressione esercitata da un elemento rotante (rullo pressore) contro la parete interna di un cilindro forato (trafila di compressione). Nel corso di quest’operazione si determina una progressiva densificazione del prodotto che fuoriesce sotto forma di elementi cilindrici, successivamente troncati nelle dimensioni finali richieste per i pellet.

Durante la fase di estrusione si raggiungono pressioni e temperature elevate tali da conferire alla lignina, un polimero termoplastico naturale componente del legno, le proprietà adesive necessarie alla coesione del prodotto finito che, per questo motivo, non necessita e non contiene né collanti né additivi chimici di alcun tipo.

Il processo di produzione termina con il raffreddamento, la separazione delle parti fini e un’ulteriore essiccazione, indispensabile per stabilizzare il pellet prima del confezionamento.